Gli italiani consumano sempre più tisane e infusi

Gli italiani consumano sempre più tisane e infusi

Gli italiani apprezzano sempre di più tisane e infusi. Pur essendo tradizionalmente meno usate rispetto alle abitudini di consumo soprattutto nei paesi del nord Europa, le bevande infusionali stanno riscuotendo un’attenzione sempre maggiore per gli effetti salutari e il consolidarsi della loro presenza nell’horeca.

Si stima che il mercato in Italia abbia oltrepassato i 200 milioni di euro, con una crescita del +20% sul periodo pre Covid (Fonte AstraRicerche). La formulazione delle tisane a scopo salutistico resta un primato dell’Italia, grazie al canale professionale delle erboristerie (oltre 4.000) e alla nuova generazione di tecnici erboristi laureati, a cui la norma riserva l’attività di miscelazione estemporanea di piante officinali a scopo salutistico.

LEGGI ANCHE Incontro Rotary: i consigli del neurologo per dormire meglio

Alle bevande infusionali è dedicata la tavola rotonda in programma a Macfrut venerdì 5 maggio, dalle 11.15 nell’ambito di Spices&Herbs Global Expo, il Salone delle Spezie erbe officinali e aromatiche. “Il fascino dell’infuso. Abitudini di consumo, fattori qualitativi, tracciabilità della filiera: le leve per lo sviluppo del mercato del più caratteristico prodotto officinale”, questo il titolo dell’incontro che a Macfrut fa incontrare produttori e i principali attori del mercato italiano, alla ricerca di strategie comuni per rispondere nel modo migliore alle attese del consumatore.

Moderata da Andrea Primavera, presidente Fippo (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali) e introdotta da Demetrio Benelli, direttore di Erboristeria Domani, la tavola rotonda si apre con il saluto del sottosegretario all’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Luigi D’Eram.  Intervengono Luca Fasano, ad Valverbe, Monica Borgogno Sensory Project Manager Mérieux NutriSciences, Ezio Battaglia frate erborista della Antica Farmacia Erboristica Sant’Anna di Genova, Magali Pellissier incaricata Sviluppo e Parternariato Iteipmai, Istituto Tecnico Qualificato del ministero dell’Agricoltura di Francia e Valentina Scariot, professoressa Associata Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (Disafa) dell’Università di Torino.