Opposizione all’attacco: “Convocare consiglio comunale urgente sulla cava”

Opposizione all’attacco: “Convocare consiglio comunale urgente sulla cava”

L’argomento relativo alla realizzazione della nuova cava nel Cicolano continua a tenere alto il livello del dibattito politico locale. Dopo l’incontro pubblico contro la cava estrattiva in località valle del Cerro a Torano, convocato dalla lista ‘Un comune per tutti’, la minoranza intende “agire in difesa delle istanze manifestate dai cittadini in difesa del territorio” e chiede la convocazione di un consiglio comunale urgente “con un atto d’impegno della giunta e del sindaco, al conferimento dell’incarico a un avvocato per la difesa degli interessi dell’ente”.
Nell a stessa occasione è stata presentata anche un’interrogazione per conoscere in dettaglio, dopo la determinazione dirigenziale della Regione del 23 marzo scorso “se e quando il responsabile degli uffici comunali sia stato convocato in Regione, quali pareri abbia espresso, se il Comune abbia partecipato alle conferenze dei servizi e quali siano i pareri espressi, quali azioni siano state intraprese dal sindaco, in quali date e se sia stato conferito l’incarico a un avvocato per la difesa dell’ente”. Daniela Giuliani ha chiesto pure la costituzione delle commissioni e tutta la minoranza ha incalzato: “non perdiamo tempo, bisogna presentare ricorso al Tar entro il 5 giugno contro la cava”. L’area non ha vincoli archeologici, non è un’attività insalubre, non è sottoposta all’approvazione del sindaco.
Il sindaco Mariano Calisse ha ribadito più volte la contrarietà all’apertura della cava, la complessità della vicenda che inizia nel 1973, con la prima richiesta della ditta e la sdemanializzazione delle particelle catastali: “possiamo appellarci solo alla possibilità che la società La Cicolana non abbia la completa proprietà, ossia, che nessuna particella sia gravata ancora da usi civici. Attendiamo una risposta dalla Regione, dopo la richiesta presentata con l’Asbuc di Torano”.

Francesca Sammarco