Un presidio di legalità nel territorio delle sorgenti del Peschiera e della scuola forestale carabinieri
La stazione carabinieri di Cittaducale rappresenta l’avamposto di legalità della splendida cittadina, fondata nel 1308 dal Re Carlo II d’Angiò. Il territorio conta oltre 6400 abitanti, ed è noto per essere il punto di inizio dell’acquedotto del Peschiera e per la presenza dal 1903 della Scuola forestale carabinieri. Nei pressi del confine con Castel Sant’Angelo, si trovano le sorgenti del Peschiera, le seconde in Italia per portata. L’acqua che ne sgorga confluisce in parte nel fiume Velino e in parte nell’acquedotto del Peschiera, un’ardita opera di ingegneria idraulica che trasporta acqua per 90 km da Cittaducale fino a Roma. Del periodo romano rimangono i resti archeologici delle Terme di Vespasiano, nella frazione di Cesoni, non distante dalle attuali Terme di Cotilia, che sono un centro termale che sfrutta delle sorgenti sulfuree rinomate già all’epoca degli antichi romani. L’Arma è presente a Cittaducale fin dagli albori dell’Unità d’Italia, prima come luogotenenza appartenente alla Legione Chieti, poi, dal 1920, come Compagnia alle dipendenze del Comando Provinciale di Rieti.
Dal 1926 il Comando ha sempre occupato l’elegante e importante sede del convento degli Agostiniani in via Vittorio Veneto, risalente al 1350. Dal 2017, a causa del terribile sisma che ha colpito l’area, il comando è stato provvisoriamente ripiegato in moduli abitativi emergenziali, presenti in un’area verde del centro cittadino. Nonostante le difficoltà logistiche alleviate anche grazie alla disponibilità della locale amministrazione comunale, continua a fornire una pronta risposta alla popolazione. La stazione è comandata dal luogotenente Gianluca Selli coadiuvato dai luogotenenti Tommaso Staniscia, Fabio Tomei e Floriano Ferrillo. Poi ci sono i vice brigadieri Abramo Mattei e Raimondo D’Adrea, gli appuntati Vittorio Coronetta, Emiliano Pizzoli, Marco Chiecchi, Roger Desideri e il giovane carabiniere Manuel Tozzi. Il comando è ubicato in via Cavalieri di Vittorio Veneto 5, tel. 0746/690700.