Amazon, denuncia dell’Ugl: “Dipendenti costretti a mostrare foto per giustificare ritardi”

Amazon, denuncia dell’Ugl: “Dipendenti costretti a mostrare foto per giustificare ritardi”

Amazon, denuncia dell’Ugl: “Dipendenti costretti a mostrare foto per giustificare ritardi“. ll sindacato lancia la denuncia dopo aver raccolto la tetsimonianza di alcuni lavoratori del centro Amazon di Passo Corese.

Denuncia dell’Ugl

“A dir poco assurda – e inaccettabile – la procedura richiesta da Amazon nel magazzino di Fara Sabina (Rieti) in merito ai ritardi da parte del personale che laddove dovesse avere un ritardo anche solo di 2 minuti è costretto certificare la motivazione con foto che possano giustificare l’inconveniente accorso. In alcuni casi i dipendenti Amazon riferiscono che il loro responsabile pretende la foto dell’incidente piuttosto che di un temporale, da inviare contestualmente con messaggio”. Insomma i responsabili pretenderebbero la foto per giustificare la causa “che avrebbe causato traffico e il conseguente ritardo sul posto di lavoro affinchè sia giustificato il ritardo”. È la denuncia fatta in una nota dall’Ugl servizi e merci.

ASSUNZIONI PER MALATI CRONICI

“Va giustificato anche il temporale”

“Nella maggior parte delle aziende – prosegue il comunicato – viene concordata una soglia di tolleranza dai 5 ai 10 minuti, che consente, sempre in casi straordinari, di non avere nessun richiamo disciplinare ne tantomeno l’umiliazione di dover giustificare immediatamente un rallentamento del traffico, causato per esempio come accaduto per un forte temporale durante il tragitto.

BRACCIO DI FERRO SUI TURNI DI LAVORO

“Vogliamo un incontro”

La Ugl servizi e merci ha richiesto, un incontro ad Amazon “in rappresentanza degli iscritti anche per affrontare questioni che vanno ad influenzare la qualità della vita lavorativa dei dipendenti”.

La smentita di Amazon

Tuttavia l’azienda in una nota smentisce quanto denunciato dall’Ugl: “Quanto riportato non corrisponde al vero. In Amazon non esiste alcuna procedura né automatismo che richieda al dipendente di giustificare le cause di un eventuale ritardo attraverso una documentazione fotografica. Inoltre, rispetto all’entità dei ritardi in ingresso, ogni caso viene valutato singolarmente in un’ottica di dialogo aperto e diretto tra dipendente e responsabili”.

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