I consiglieri di opposizione dimissionari disertano l’aula, bagarre in consiglio comunale

I consiglieri di opposizione dimissionari disertano l’aula, bagarre in consiglio comunale

Le dimissioni dei tre consiglieri ex “Fara Merita”, Vincenzo Mazzeo, Lara Scipioni e Franco Cipriani, assumono contorni istituzionali alla certificazione del primo consiglio comunale, organo costituzionalmente deputato alla vidimazione di ogni atto pubblico degli enti locali. Organo che ha visto, dal resoconto fornito dagli esponenti della maggioranza del gruppo “Uniti Per Fara”, un avvicendamento alquanto singolare. E che non ha lesinato polemiche, dentro e (soprattutto) fuori dall’aula.

In primis, i tre dimissionari, che per dovere di cronaca ricordiamo essere stati eletti dai cittadini, non sarebbero stati presenti in aula al momento della surroga, in secundis il dato secondo cui, da quanto asseriscono i consiglieri di maggioranza, ancora oggi non ci sia, agli atti, una motivazione formale sul perché di tale avvicendamento. Tanto è bastato per animare il dibattito, e non poco.

“Non possiamo non constatare che proprio quei consiglieriche per anni hanno dato lezioni morali sul rispetto e il dovere istituzionale, non solo non si sono presentati nel luogo istituzionalmente più adeguato per spiegare, alla cittadinanza e ai colleghi consiglieri, la loro impossibilità a proseguire il mandato, ma addirittura in prima battuta hanno tentato di delegare a terzi la presentazione delle dimissioni, modalità assolutamente inaccettabile – è quanto si legge in una nota ufficiale del gruppo di maggioranza “Uniti per Fara -. Ancora ad oggi, di fatto, non risultano ufficialmente motivazioni collegate alle dimissioni dei consiglieri, se non quelle rilasciate alla stampa, in sfregio, a nostro avviso, alla volontà popolare che aveva sancito la loro elezione. Inoltre, la gestione della vicenda da parte dei consiglieri uscenti ed entranti è stata a dir poco approssimativa e arruffata, anche nei tempi, considerato che si andava incontro ad un consiglio comunale a cui i nuovi consiglieri avrebbero potuto dare pochi contributi, non avendo preso parte ai lavori delle commissioni competenti, cosa che si è palesata in diversi passaggi. Speravamo in una maggiore responsabilità da parte della sinistra, e riteniamo che la superficialità nelle azioni debba avere un limite nel rispetto dei luoghi e dei compiti assegnati alle istituzioni. Inoltre, abbiamo assistito a questo scambio di persone all’interno del consiglio dopo aver già assistito a diversi, confusi tentativi di cambio del nome del gruppo ‘Fara Merita’, diventato nel giro di poche settimane prima ‘Democratici e riformisti per Fara’, poi ‘Gruppo Consiliare del Partito Democratico’, riflettendo nel gruppo di minoranza e quindi nelle istituzioni la confusione politica dei suoi membri”. (nella foto il sindaco Roberta Cuneo)

 

Paolo Giomi