Matteo Messina Denaro, indagato il medico curante. “Per me era il signor Bonafede”

Matteo Messina Denaro, indagato il medico curante. “Per me era il signor Bonafede”

Matteo Messina Denaro, indagato il medico curante. E’ iscritto nel registro degli indagati Alfonso Tumbarello che aveva in cura il boss. Il dottore di Campobello di Mazara, dove per molti anni ha esercitato la professione di medico di base.

TROVATO E PERQUISITO IL COVO

Indagato il medico

Proseguono le indagini del Ros dei carabinieri coordinate dal procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido. Che hanno iscritto nel registro degli indagati anche Alfonso Tumbarello, 70 anni, medico in pensione, di Campobello di Mazara: aveva in cura Andrea Bonafede, l’alias utilizzato da Matteo Messina Denaro, per ricevere le cure anticancro alla clinica La Maddalena di Palermo.

L’interrogatorio

Tumbarello era medico di base ed erano firmate da lui le prescrizioni mediche per le cure dell’ex super latitante e sarebbe stato a a conoscenza delle sembianze di Bonafede. Lo studio del medico è stato perquisito e è stato sentito dagli investigatori. Proprio a Campobello è stato trovato la casa-covo dell’ex latitante, setacciata in queste ore dai carabinieri del Ris. A quanto si apprende avrebbe dichiarato: “Non sapevo nulla. Per me lui era il signor Bonafede”.

ARRESTATO MATTEO MESSINA DENARO

Le indagini

“Ci sono indagini a diversi livelli”, ha detto a SkyTg24, il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia rispondendo a una domanda sull’iscrizione di un medico nel registro degli indagati. “Il primo è identificare la rete che lo ha protetto, consentendogli di curarsi con le false identità e in questo senso è inevitabile procedere indagando chi ha creato la prima documentazione sanitaria cioè il medico, poi gli accertamenti sono in corso e vedremo il livello di responsabilità”.

I documenti

Si indaga anche sulle carte che sarebbero state trovate dagli inquirenti dopo la cattura. “C’è una seconda fase che stiamo sviluppando sulla documentazione che abbiamo acquisito e che ci porta estendere questa rete e a capire meglio quali sono i contatti perché”, ha conclus il procuratore.

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