Regione, Rocca: “Situazione finanziaria drammatica, 22 miliardi di debiti”. La ricetta per la sanità

Regione, Rocca: “Situazione finanziaria drammatica, 22 miliardi di debiti”. La ricetta per la sanità

Regione, Rocca: “Situazione finanziaria drammatica, 22 miliardi di debiti”. Lo ha detto il neo presidente della Regione al Consiglio regionale giovedì 16 marzo illustrando le linee programmatiche della sua giunta. un intervento nel quale ha parlato anche delle misure che intende mettere in campo sulla sanità.

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Rocca: “Situazione finanziaria drammatica”

La situazione finanziaria è “critica, drammatica” e questo “emerge dalla parifica della Corte dei conti sul rendiconto del 2021”. Lo ha detto il presidente che ha aggiunto; La Corte dei conti ha riconosciuto alla Regione di aver recepito gli allarmi sulla eccezionale consistenza del debito, di aver posto in essere attività miranti la riduzione della spesa per gli interessi. Tuttavia, la Corte ha anche osservato che l’entità del debito risulta sempre enorme e invariata rispetto agli esercizi precedenti. Parliamo di oltre 22 miliardi, una cifra mai registrata nella storia del Lazio”. “La Corte ritiene – ha aggiunto – che nei prossimi bilanci la Regione debba evitare nuovi debiti, finanziando gli investimenti con il surplus di parte corrente, e questo drammaticamente ridurrà il margine di manovra”.

La ricetta per la sanità

Poi il governatore ha affrontato il nodo centrale della sanità. “Mi sono voluto assume la responsabiltà della Sanità sulle mie spalle mantendola delega. Ho dato subito indicazioni, subito dopo il mio insediamento sull’ottimizzazione di una piattaforma di monitoraggio dei posti di ricovero perchè abbiamo un tempo medio di attesa in 1.340 miniuti nei nostri pronto soccorso prima di essere ricoverati, con punte di 2 mila uinità”, ha spiegato per poi continuare: “È importante avere un monitoraggio per sapere dall’alto quali sono i posti liberi e avere una capacità di guidare l’accoglienza – ha aggiunto – mancano, è vero, posti di Rsa e ci impegnamo a colmare il gap, ma governare il sistema nel suo comoplesso è necessario”.

Riapertura San Giacomo e Forlanini

Successivamente Rocca ha parlato delle ipotesi di recupero di due storici nosocomi romani: il Forlanini e il San Giacomo. Per il recupero dell’ex ospedale San Giacomo “si può pensare ad una Rsa mantenendo una vocazione sanitaria così come il recupero del Forlanini. Il San Giacomo e il Forlanini dovranno essere riaperti. Il San Giacomo si dovrà riaprire, mi confronterò con i tecnici. Certo di rimettere mano per farne una struttura per acuti ha dei costi insostenibili, ma magari si può pensare a realizzare una Rsa mantenendone la vocazione socio- sanitaria”.

PRIORITA’ A CASE POPOLARI E CRISI IDRICA

“Ripensare gli ospedali”

Gli ospedali a padiglioni hanno fatto il loro tempo, almeno stando a quanto sostenuto in Consiglio da Rocca. “La sanità va ripensata. E non è un caso che tutte le aziende in perdita siano le aziende ospedaliere. Lo dico senza polemica: chi ha preceduto ha levato troppo al territorio”. Per il governatore vanno riformati in qualche modo anche i Cup (centri di prenotazione). “Il tema delle liste d’attesa è un problema ormai nazionale legato anche alla carenza del personale sanitario, ma sicuramente noi abbiamo il tema nel nostro ReCup dove c’è soltanto l’agenda pubblica. Noi invece intendiamo riappropriarci di tutte le prestazioni del privato e dare noi l’agenda al privato e non subirla”, ha detto Rocca.

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In arrivo quattro sottosegretari

Poi Rocca ha parlato dell’ipotesi della nomina di alcuni sottosegretari a sostegno degli assessori. “Noi abbiamo nelle regioni dei tetti rispetto agli assessorati, dati da una legge nazionale. Ci sono assessorati che per tematiche pesano meno, poi è ovvio che non si può mettere insieme Cultura e Lavori pubblici, perchè ci sono dei segmenti razionali. Ma ci sono veramente degli assessorati che sono dei mostri in termini di peso che poi devono essere seguiti quotidianamente. Quindi, c’è la possibilità di creare quattro sottosegretari con una piccola modifica dello Statuto e quindi avere qualcuno che possa alleggerire il peso di certe deleghe accorpate, per seguirli meglio”.

“Regione casa dei sindaci”

Un altro aspetto dell’intervento di Rocca ha riguardato il rapporto con gli amministratori locali: “La Regione sotto la mia guida deve tornare a essere un luogo di ascolto, la casa dei sindaci. Dobbiamo tornare ad ascoltare i territori e dargli le risposte che attendono da troppo tempo”.

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