Sanità, Rocca: “Tagliare le liste d’attesa è la priorità per ridare dignità ai pazienti”

Sanità, Rocca: “Tagliare le liste d’attesa è la priorità per ridare dignità ai pazienti”

Sanità, Rocca: “Tagliare le liste d’attesa è la priorità per ridare dignità ai pazienti”. Il governatore del Lazio torna a battere sul tasto del tagli dei tempi d’attesa per visite ed esami ed ha scritto una lettera aperta per prendere un impegno con i cittadini. Tutto mentre continua la discussione sui conti della sanità del Lazio.

Rocca: “Tagliare le liste d’attesa è la priorità”

Dopo l’articolo pubblicato sul giornale Leggo “Il paziente abbandonato”, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca ha risposto al quotidiano con una lettera pubblicata oggi. “Quando ho accolto l’invito a candidarmi, anche grazie alla intensa esperienza professionale e di vita come manager sanitario e nella Croce Rossa, ero ben consapevole di quanto la sanità costituisse il cuore pulsante della Regione. Ho perciò assunto un impegno solenne, con un obiettivo ben chiaro: restituire quella dignità che troppe volte è stata negata nelle strutture sanitarie regionali”, scrive il governatore.

ROCCA: “A GIORNI LE NOMINE NELLE ASL”

Ricognizione delle liste d’attesa

“In campagna elettorale e una volta insediatomi, – scrive ancora Rocca – ho subito affrontato due fra i principali problemi che affliggono la sanità laziale: le lungaggini delle liste d’attesa ed una necessaria riforma del Recup. Abbiamo immediatamente chiesto alle Asl una ricognizione straordinaria sulle liste di attesa. Forniremo tutti quegli strumenti finanziari, tecnologici e organizzativi di cui le nostre strutture hanno bisogno”.

Agenda unica per pubblico e privato

“Tutte le visite specialistiche e diagnostiche dovranno essere contenute nel centralino unico della Regione. Non soltanto quelle del pubblico, ma anche mettendo in rete tutte le agende delle strutture accreditate con il servizio sanitario regionale. Abbiamo anche mandato una nota alle Aziende per raccomandare il corretto utilizzo delle ricette dematerializzate: una procedura che ci consentirà di monitorare con più attenzione e dare la giusta priorità alle prestazioni da erogare”, ha concluso.

ROCCA: “SITUAZIONE FINANZIARIA DRAMMATICA”

Cgil: “Incontro urgente”

Nei primi 3 mesi del 2023, nel Lazio, 4 persone su 10 che hanno bisogno di effettuare un esame diagnostico con priorità B non riescono ad accedere alle cure nei tempi previsti dalla legge, ossia entro i 10 giorni.  E’ quanto emerge da un monitoraggio della Cgil. “Una situazione che in alcuni territori è ancora più grave. Nel mese di marzo nelle Asl di Roma 4, Roma 2, Frosinone, Roma 5 e Roma 6 le prestazioni effettuate rispetto alle prenotazioni non raggiungono il 60 per cento. È urgente che il presidente Rocca convochi le organizzazione sindacali sul Servizio Sanitario Regionale per mettere in campo tutte le azioni necessarie per il rafforzamento dei i servizi pubblici, l’aumento del personale, della qualità e della quantità delle prestazioni sanitarie e per l’abbattimento dei tempi di attesa”, si legge in una nota.

D’Amato: “Non ci sono motivi per giustificare commissariamento”

Intanto continua il dibattito su un eventuale commissariamento. Il consigliere regionale di Insieme per il Lazio, Alessio D’Amato, in una nota dichiara: “I parametri per entrare in commissariamento sono due, l’inadempienza sui livelli essenziali di assistenza e un disavanzo annuo superiore al 5 per cento del fondo sanitario regionale. Entrambi i parametri non sussistono – spiega D’Amato – ed anche la previsione che viene fatta sul 2023 è una proiezione al primo trimestre e usualmente ampiamente sovrastimata. Chiedere il commissariamento rappresenta una resa, e a mio avviso una scelta profondamente sbagliata poichè potrebbe far scattare automatismi, come il blocco del turn over, che sono stati deleteri per il servizio sanitario regionale”.

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