Dal municipio romano di Trebula Mutuesca spunta una cisterna a due navate

Dal municipio romano di Trebula Mutuesca spunta una cisterna a due navate

Monteleone, miniera senza fine di sorprese archeologiche. Infatti, nell’antico municipio romano di Trebula Mutuesca, sono proseguite le esplorazioni guidate dal gruppo speleo archeologico Vespertilio, coordinato dagli archeologi Cristiano Ranieri (presidente) e Francesca Lezzi (direttrice museo civico Monteleone), sotto la direzione scientifica di Alessadro Betori della Soprintendenza; risultato: nuove cruciali scoperte, poiché, le ulteriori indagini, come ha spiegato lo stesso Ranieri. “Hanno permesso di svelare un’altra imponente cisterna a due navate in opera cementizia e un complesso sistema idraulico associato, con funzione di ripartizione idrica; inoltre, abbiamo individuato uno stretto cunicolo collegato alla cisterna, che siamo riusciti a percorre per circa 30 metri, e che serviva a far defluire le acque dalla cisterna all’interno di un altro ambiente ipogeo; si tratta di un vero e proprio castellum aquae, un ipogeo diviso in 3 camere, che fungeva da vasca limaria, da cui partivano tubi in piombo che conducevano l’acqua verso Foro e centro abitato, col sistema del sifone rovescio; il complesso s’inquadra intorno al I sec. avanti Crito, precedente ai lavori di risistemazione dell’area avvenuta sotto Traiano”. (servizio completo sull’edizione del 25 aprile del Corriere di Rieti)

Tania Belli