Sottopasso allagato, Spaziani (Pd): “Dopo un anno nulla è cambiato”

Sottopasso allagato, Spaziani (Pd): “Dopo un anno nulla è cambiato”

L’ennesimo allagamento del sottopassaggio di Passo Corese non poteva passare inosservato. E infatti il neoconsigliere comunale di minoranza e segretario del Partito democratico di Fara Sabina, Alessandro Spaziani, ha dovuto ricostruire solo la cronistoria di quanto accaduto nell’ultimo anno, con tanto di dichiarazioni e virgolettati degli amministratori di maggioranza, per criticare duramente una serie di interventi sull’area che, alla luce di quanto accaduto mercoledì pomeriggio, non hanno funzionato. Anche perché, da quanto si è potuto apprendere, il sistema di pompaggio dell’acqua ideato proprio per evitare l’allagamento del passaggio non è entrato in funzione a causa di un black-out elettrico provocato dallo stesso nubifragio, qualche minuto prima.

“Meno di un anno fa abbiamo vissuto una situazione simile a quella di ieri (mercoledì, ndr), allora descritta dall’assessore Fabio Bertini e dalla sindaca Roberta Cuneo come ‘evento eccezionale’ – tuona il leader dei democratici di Fara e consigliere comunale, Alessandro Spaziani – in quell’occasione, l’assessore Giacomo Corradini convocò un sopralluogo urgente, promettendo di non lasciare sole le attività commerciali e di risolvere i problemi. Purtroppo, a distanza di un anno, la situazione nel comune è rimasta la stessa. Le forti piogge hanno colpito l’intero territorio e la situazione rimane critica. Strade e attività commerciali allagate, con tombini che scoppiano. Ringrazio i cittadini che nei giorni scorsi hanno autonomamente pulito griglie e tombini.

E’ evidente – prosegue Spaziani – che i disagi e i danni causati dalle piogge siano direttamente correlati alle scelte di sviluppo adottate nel corso degli anni. Come dichiara la sindaca oggi, anche in questa occasione i sistemi di drenaggio hanno mostrato difficoltà nel gestire grandi volumi d’acqua, portando a allagamenti e inondazioni con conseguenze disastrose per le nostre comunità. A distanza di un anno e alla prima occasione critica. Forse è arrivata anche l’ora di rivedere dopo tanti anni il Piano Regolatore, non più calzante con una città che è profondamente mutata in questi anni”.

 

pa.gio.