Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd, ha sconfitto Stefano Bonaccini

Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd, ha sconfitto Stefano Bonaccini

Il Partito democratico ha eletto il nuovo segretario: è Elly Schlein. “Lei è stata più capace di me di dare un senso di rinnovamento e di innovazione al Pd” ha detto il suo avversario, Stefano Bonaccini, riconoscendole la vittoria quando lo scrutinio era arrivato all’80 per cento delle schede.

La neoeletta da parte sua ha voluto mandare “un messaggio molto forte e caloroso a Stefano Bonaccini facendogli i complimenti e ringraziandolo per il confronto molto alto e rispettoso che abbiamo avuto, voglio ringraziare Cuperlo e De Micheli e tutti i loro sostenitori. Da domani lavoreremo insieme nell’interesse del Paese, nell’interesse del partito, lavoreremo per l’unità, non possiamo permetterci altro. Posso garantite fin da oggi che il mio impegno sarà quello di essere la segretaria di tutti, indistintamente”.

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Prima donna alla guida del Pd

Elly Schlein, 37 anni, è la prima donna leader del Pd, dopo tanti segretari uomini.  Già una lunga militanza politica e le esperienze come parlamentare europea, vicepresidente della Regione Emilia Romagna, e la Camera.

Nata a Lugano il 4 maggio 1985, nel 2011 si laurea con il massimo dei voti in giurisprudenza, all’Università di Bologna, e durante gli studi inizia il suo percorso politico, prima nella sinistra giovanile, poi nel 2008 in America, per dare una mano nella campagna presidenziale di Barack Obama. Nel 2013 diventa il volto di Occupy Pd, il movimento dei giovani Dem nato per protestare contro i franchi tiratori che bloccarono la candidatura di Romano Prodi al Quirinale.

A Bruxelles

A febbraio 2014 decide di candidarsi con il Pd al parlamento europeo nella circoscrizione Italia nord-orientale, si distinse con una campagna elettorale ribattezzata «Slow Foot» all’insegna della sostenibilità con l’hashtag #siscriveschlein. Viene eletta europarlamentare con 53.681 preferenze e in quella legislatura è stata vicepresidente della delegazione alla Commissione parlamentare di stabilizzazione e di associazione UE-Albania e membro della commissione per lo sviluppo.

Con Civati

A maggio 2015, tramite un post su Facebook, annuncia l’abbandono del partito in dissenso con la linea politica adottata dal segretario e presidente del Consiglio Matteo Renzi, considerata dalla Schlein di centrodestra. Lasciato il Pd aderisce a Possibile, il partito fondato da Giuseppe Civati.

Alle primarie del 2013 sostiene la mozione di Civati, deputato alla Camera ed ex consigliere regionale della Lombardia, che si piazza in terza posizione dietro a Gianni Cuperlo e al sindaco di Firenze Matteo Renzi. Viene comunque eletta nella direzione nazionale del Partito Democratico come esponente della corrente civatiana del partito.

A Montecitorio

Nel 2020 si candida e viene eletta al consiglio regionale dell’Emilia Romagna, con la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista (formata da Articolo Uno, Sinistra Italiana, èViva e realtà politico-associative locali). Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini la nomina vicepresidente e assessore con deleghe regionali al welfare e al Patto per il Clima.  Incarico che lascerà nel 2022 per candidarsi alle Politiche; vinte le elezioni siede tra i banchi di palazzo Montecitorio nel gruppo Pd.

La candidatura a segretaria

A seguito delle dimissioni di Enrico Letta da segretario del Pd in conseguenza del risultato del partito alle elezioni politiche, l’11 novembre 2022 Schlein annuncia la sua intenzione di candidarsi come nuova segretaria del Pd al prossimo congresso nel corso di una diretta Instagram. Per partecipare sceglie di tornare nel partito dopo 7 anni di assenza e, una volta rinnovata la tessera, il 4 dicembre si candida ufficialmente alla segreteria.