Gli scavi archeologici di Montenero sul tavolo degli studiosi di Ostia

Gli scavi archeologici di Montenero sul tavolo degli studiosi di Ostia

A Montenero sacrifici e impegno, per un progetto ambizioso, quanto coraggioso, stanno dando significativi frutti.
La campagna di scavi archeologici, avviata nel 2019 presso il santuario romano della Dea Vacuna, in località Leone di Montenero, e che lo scorso anno ha visto iniziare la sua quarta missione, sta aprendo scenari importanti, anche oltre i confini comunali o sabini. I risultati raccolti dagli archeologi a Montenero, stanno avendo una eco notevole tra gli addetti ai lavori.  Infatti, Montenero e la sua attività di ricerca archeologica sono stati tra i protagonisti del XXIX colloquio dell’associazione Italiana per lo studio e la conservazione del mosaico (Aiscom), che s’è svolto dal 15 al 18 marzo ad Ostia Antica. Ad incaricarsi di relazionare su alcune rilevanti scoperte fatte presso il santuario della Dea Vacuna a Montenero, il professor Aldo Borlenghi, coordinatore missione.  Comunque, come ha rimarcato lo stesso Borlenghi, che ha diretto le fasi di scavo insieme a Marylise Marmara, Bérénice Chamel, Lucie Motta e Anne Schmitt, le sorprese a Montenero non finiscono con quanto sino ad ora emerso, poiché la 4° campagna andrà avanti fino al 2024, completando le 3 precedenti, con lo scopo di approfondire. “Lo studio del culto di Vacuna, attraverso l’indagine delle strutture più antiche e l’analisi dei materiali; lo scavo di una parte importante dell’edificio repubblicano, con pavimenti del III-II secolo a.C. in eccezionale stato di conservazione; la comprensione della zona funeraria medievale e la valutazione antropologica degli inumati”. Inoltre, questa missione, “unirà agli obiettivi scientifico, quelli didattici, di cantieri-scuola internazionale, essendo realizzata in collaborazione con l’Université Lyon 2”.  Dunque, come aveva sottolineato tempo dal sindaco montenerino, Lavinia De Cola “l’iniziativa costituisce per noi e per la provincia un apporto di estrema rilevanza storica, scientifica, culturale e sociale”, aggiungendo, con lungimiranza, anche “le positive implicazioni dal punto di vista dei benefici economici e di visibilità nazionale-internazionale, e lo stimolo allo scambio interculturale e intergenerazionale, ed alla condivisione di idee, tradizioni e modus vivendi”.

Tania Belli