Il Covid frena le donazioni di sangue, ma la provincia resta autosufficiente

Il Covid frena le donazioni di sangue, ma la provincia resta autosufficiente

Una realtà consolidata nel tempo. Oltre 40 anni, che oggi conta 1.100 iscritti nel comune di Rieti e 2.500 circa (2.496 a essere precisi) nel territorio provinciale.  Sono 19 Avis comunali, quelle che fino al 2004 si chiamavano sezioni. Ad Amatrice, Antrodoco, Borgorose, Castelnuovo di Farfa, Cittaducale, Contigliano, Fara in Sabina, Forano, Leonessa, Magliano Sabina, Mompeo, Montopoli di Sabina, Poggio Bustone, Poggio Mirteto, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Stimigliano, Torricella in Sabina e Rieti. Una realtà composita e organizzata, fatta di uomini e donne di buona volontà, che mettono a disposizione il loro tempo per la causa dell’associazione volontari italiani del sangue, che nel tempo però, a causa di una serie di ragioni, ha visto ridurre il numero degli iscritti. Tre, su tutti. La pandemia che ha impedito di donare sangue nel breve e lungo termine. L’impossibilità di effettuare campagne di sensibilizzazione, promozione e fidelizzazione dopo il Covid. E l’alto numero di donatori, di età compresa tra i 50 e i 65 anni, che non sono stati sostituiti dai giovani. (servizio completo nell’edizione del 27 febbraio del Corriere di Rieti).

Monica Puliti