A un anno dall’inizio della guerra accolti in provincia 1.500 profughi ucraini
Nel dramma della guerra un anno di sofferenze, di morti, di immagini forti, che un mondo “civile” non dovrebbe vedere. Nella lunga scia di sangue, un ruolo determinante è stato svolto dalle associazioni umanitarie, che continuano a dare un supporto immenso.
Nel Reatino, grande è la macchina organizzativa umanitaria della Caritas e di altre organizzazioni. In un anno esatto, dall’inizio del conflitto in provincia sono passati 1.500 ucraini, prevalentemente donne e bambini, che sono fuggiti dai bombardamenti. Attualmente dei 1.500, sono presenti 300, 180 solo nel Comune di Rieti. Secondo i numeri della Caritas, l’assistenza diretta ha coinvolto 1.000 ucraini, con supporti alimentari, vestiario e alloggi in strutture religiose e non. Assistenza anche per i corsi di lingua italiana, dove sono state coinvolte 70 persone, prevalentemente bambini.
(Articolo completo sul Corriere di Rieti del 24 febbraio 2023)
Marco Staffiero