Alcli respira Africa, serata di accoglienza dedicata al progetto Able di Afron

Alcli respira Africa, serata di accoglienza dedicata al progetto Able di Afron

ALCLI respira Africa. Durante una speciale serata nella Casa di Accoglienza, giovedì scorso, volontari e soci dell’ALCLI hanno accolto la presidente di AFRON – Oncologia per l’Africa – Titti Andriani e Alessio Di Carlo per la presentazione dei risultati raggiunti con il progetto ABLE plus, per il contrasto ai tumori infantili in Uganda, a cui l’ALCLI aderisce da circa 5 anni.

In Africa circa la metà dei bambini malati di linfoma di Burkitt, che in Occidente è altamente curabile, muore soprattutto perché solo il 2% dei tumori infantili viene diagnosticato in tempo per essere curato; il 98% dei casi viene purtroppo scoperto troppo tardi con conseguenze fatali per i bambini.

Nella struttura del ST. MARY’S LACOR HOSPITAL, in NORD UGANDA, AFRON con il sostegno anche dell’ALCLI ha avviato una serie di servizi importanti per migliorare la sopravvivenza dei bambini affetti da Linfoma di Burkitt attraverso: la sensibilizzazione della comunità sulla malattia; l’individuazione della malattia in una fase precoce, per poter garantire l’immediato ricovero in ospedale; il completamento delle cure chemioterapiche, con conseguente riduzione dell’abbandono delle cure dei bambini; la riduzione del rischio di malattie collaterali e di infezioni, che potrebbero causare il decesso dei bambini; il miglioramento delle capacità dei familiari nella gestione dei loro bambini una volta tornati a casa.

In soli 5 anni grazie ad Afron (www.afron.org) e ad ALCLI, l’incidenza di mortalità dei bambini dell’Uganda è scesa dal 46% al 16%.

Dobbiamo continuare a portare speranza ai bambini africani, tra cui l’allarme oncologico è altissimo e grazie al progetto ABLE che abbiamo deciso di sostenere, ne sono stati curati e salvati moltissimi – ha dichiarato Santina Proietti Presidente dell’ALCLI – Ogni bambino guarito è un inno alla gioia e alla speranza“.

 

Dopo un’accurata relazione di Afron che ha portato la platea nelle abitudini, tradizioni e criticità dell’Uganda, le colorate danzatrici della scuola “ Rieti respira Africa” di Ilaria Nobili, insieme ai talentuosi percussionisti hanno consentito ai presenti un bel viaggio nelle sonorità e ritmi dell’Africa occidentale, confermando ancora una volta, che la musica unisce e crea ponti tra le persone e i Paesi perché è il più istintivo linguaggio universale.

 

E’ stata una serata entusiasmante, emozionante e commovente – ha detto la Presidente di Afron Titti Andriani – Noi vi abbiamo portato in Africa, ma voi ci avete fatto vivere la gioia di essere nella vostra casa, insieme ai vostri bravissimi volontari, in un’atmosfera calda, gioiosa e ricca di umanità. E’ proprio vero che eravamo destinati ad incontrarci!”.

 

Un clima di festa tra volontari e soci particolarmente apprezzato da tutti, dopo i tre anni di pandemia che ha impedito questi momenti di socializzazione e di convivialità. Presenti alla serata il Primario dell’Oncologia di Rieti, Anna Ceribelli e l’oncologa Maria Grazia Morandi.