Aumentano le truffe agli anziani, scatta l’allarme in tutta la provincia
Una escaletion mai accaduta prima e che comincia a preoccupare i residenti più anziani. Perché sono proprio loro le vittime predilette di veri e propri truffatori che si spacciano per finti carabinieri o avvocati per rimettere in libertà un familiare appena arrestato. Una tecnica ormai collaudata e che continua a mietere vittime nonostante i continui appelli rivolti dai carabinieri delle varie stazioni e compagnie presenti sul territorio.
Proprio nell’ultimo fine settimana le cronache hanno registrato tre truffe compiute in Sabina e almeno una sventata solo per la scaltrezza di un anziano residente nella Valle del Turano.
In particolare a Montenero Sabino, Fara in Sabina e Forano la truffa ha fruttato oltre diecimila euro e questo la dice lunga sulla truffa che fa presa sull’emotività della vittima una volta comunicata la notizia dei guai in cui si sarebbe cacciato un familiare.
La tecnica, dome detto, è sempre la stessa: prima una telefonata che annuncia l’arrivo di carabinieri o avvocati per incassare la somma necessaria per la scarcerazione del parente.
Il caso più clamoroso nel fine settimana a Montenero Sabino. La telefonata che annuncia l’arrivo dei carabinieri per recuperare il denaro, quindi il truffatore che bussa alla porta con l’anziana donna preoccupata che consegna il denaro richiesto per rimettere in libertà il figlio. Quando ci si rende conto di essere stati truffati è ormai troppo tardi: l’uomo, solitamente ben vestito, con il bottino (nel caso specifico di 7mila euro) ha già fatto perdere ogni traccia probabilmente con l’aiuto di un complice. I carabinieri, nei giorni scorsi sono stati subissati di telefonate di anziani, per lo più ultraottantenni, che hanno subito la stessa truffa con importi variabili tra i due e i quattromila euro volatilizzati insieme ai malviventi.
Dalla descrizione fornita dagli anziani truffati emergerebbe che gli autori siano sempre gli stessi. Quindi truffatori che hanno scelto i piccoli centri della Sabina per mettere in atto le loro azioni criminali. “Probabilmente non è da escludere che abbiano studiato accuratamente le vittime da colpire raccogliendo notizie o anche pedinandole e annotando ogni loro abitudine – fanno sapere i carabinieri -. Per questo è importante la collaborazione dei cittadini stessi per prevenire ulteriori truffe perché stiamo parlando di soggetti senza scrupoli disposti a tutto pur di riuscire a portare a termine le loro azioni”. In un caso la truffa è andata a vuoto e questo perché la vittima, residente nella Valle del Turano, ha avuto la lucidità di rendersi conto di quanto stava accadendo mettendo in fuga i due “finti carabinieri” che avevano chiesto 5 mila euro per risolvere il caso giudiziario finito il figlio.