Azienda speciale Centro Italia, la presidente Bufacchi traccia il bilancio di un anno di attività

Azienda speciale Centro Italia, la presidente Bufacchi traccia il bilancio di un anno di attività

La presidente dell’Azienda speciale Centro Italia, Vincenza Bufacchi, traccia il bilancio del primo anno di attività della nuova azienda speciale nata dall’accorpamento delle due aziende speciali delle ex Camere di Commercio di Rieti e Viterbo. Di seguito una sintesi della relazione presentata in occasione della recente approvazione del bilancio della Camera di Commercio di Rieti-Viterbo e dell’Azienda Centro Italia.

 

“Come è noto, al processo di accorpamento delle Camere di Commercio di Rieti e Viterbo, ha fatto seguito uno analogo delle rispettive Aziende Speciali – spiega Enza Bufacchi -. Il primo anno di attività della “nuova”  Azienda Speciale Centro Italia è stato impegnato nell’opera di fusione, in primo luogo dal punto di vista organizzativo, unificando le funzioni amministrative, redigendo un organigramma che tenesse conto, nella riorganizzazione, delle competenze presenti nel personale delle due aziende originarie. L’altro impegno in cui tutta l’azienda si è spesa è stato quello di omogeneizzare gli interventi svolti sul territorio reatino e su quello viterbese. Le due aziende speciali avevano in comune l’essere enti strumentali delle rispettive Camere, ma nel tempo avevano maturato un’expertise e un mercato anche diversi. CeFas aveva un mercato molto orientato alla formazione mentre l’azienda della Camera di Commercio di Rieti più orientato alla promozione turistica e al supporto dei servizi erogati dalla stessa Camera.

Per questo – continua la presidente -, tra non poche difficoltà, siamo riusciti a far accreditare alla Regione un’aula per svolgere corsi di formazione anche a Rieti e inviato una lettera a tutte le associazioni per farci segnalare i bisogni formativi delle imprese loro associate. Possiamo dire che oggi siamo in grado, e lo stiamo facendo, di svolgere gli stessi servizi a supporto  delle imprese viterbesi e reatine. Lo stesso sforzo stiamo cercando di fare in direzione degli Enti locali, promuovendo tra i Comuni del Reatino il servizio di assistenza ai SUAP già svolto per i numerosi Comuni del Viterbese”.

“Abbiamo anche tentato, finora con scarso successo, di promuovere un servizio di assistenza ai Comuni per i progetti del PNRR, sfruttando anche il ruolo privilegiato che la legislazione assegna alle Camere e agli enti di loro emanazione – sottolinea la presidente Enza Bufacchi -. Abbiamo avuto assicurazione della possibilità di svolgere un ruolo nei progetti sulla digitalizzazione dei SUAP, prevista dalla misura del PNRR sulla Pubblica Amministrazione. L’azienda si è dotata in questo anno anche di un sito e di una pagina facebook per comunicare le proprie iniziative.

“Questo intervento è volto solo ad esplicitare i criteri ispiratori miei e del consiglio che ha votato all’unanimità tutte le decisioni assunte – ribadisce Bufacchi -. In fondo quel che ci ha animato è stato proprio l’intento di dotare le aziende dei due territori delle stesse opportunità. Va in questa direzione la richiesta, anch’essa unanime, rivolta alla Camera, di dotare le imprese reatine di un marchio, così come avviene da molti anni per quelle viterbesi con “Tuscia Viterbese”, potendo utilizzare a tal fine l’organizzazione già esistente. Sarebbe un riconoscimento importante del quale molte imprese potrebbero dotarsi per agevolare la loro partecipazione allo sviluppo locale. Infine, dal punto di vista economico, il bilancio 2022 dell’Azienda Speciale si chiude con un utile di oltre 24 mila euro e con ricavi di circa 732 mila euro, di cui il 18,6% provenienti da iniziative proposte sul mercato e da contributi provenienti da altri Enti pubblici e privati. Colgo l’occasione per ringraziare i membri del Cda, il direttore e tutti i collaboratori e le collaboratrici dell’azienda che hanno concorso al conseguimento di questo positivo risultato” conclude la presidente dell’Azienda speciale Centro Italia, Vincenza Bufacchi.