Coldiretti: “Per il maltempo perdite fino al 70 per cento per le aziende agricole”
I continui sbalzi termini, con cambi violenti delle temperature stanno mettendo in seria difficoltà gli agricoltori del territorio. Le precipitazioni del mese di maggio, hanno da un lato provocato gravissimi danni all’agricoltura e dall’altro aiutato a combattere la pesante siccità. L’ondata di maltempo arriva dopo che, nel primo quadrimestre 2023 è caduta al centro Italia circa il 30% di acqua in meno rispetto alla media storica.
“Il maltempo sta provocando danni nelle campagne a cereali, prati, vigneti, frutta e verdura – ha commentato il presidente della Coldiretti Rieti, Alan Risolo -. Sono in corso le verifiche dei danni da parte della Coldiretti che segnala una perdita fino al 70% di gemme e piccoli frutti sugli alberi di susine, ciliegie, albicocche, pesche ma anche su meli, peri, kiwi e vigneti”. Cali produttivi registrati nell’ultimo anno nel Reatino, vanno dal 45% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, al 30% per il latte nelle stalle in estate a causa del caldo, fino al 15% frutta ustionata da temperature di 40 gradi. “Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici – ha spiegato il presidente di Coldiretti Rieti – con l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma per la tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi ed eventi estremi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e alle strutture”.
Secondo la Coldiretti, le ripercussioni dei cambiamenti climatici sulle produzioni sono considerevoli e stanno provocando inevitabilmente un calo dei raccolti che favorisce l’aumento dei prezzi. Gli effetti si trasferiscono sulla spesa che tagliano gli acquisti di frutta e verdura, che appena il 16,8% ha consumato giornalmente almeno quattro volte al giorno, con una forte diminuzione rispetto al periodo 2015-2018 quando la percentuale era al 20%. “A fronte di questa situazione climatica – ha concluso Risolo – è strategico intervenire immediatamente per aiutare le aziende colpite ma anche realizzare progetti di lungo respiro che vadano oltre l’emergenza come il piano elaborato dalla Coldiretti con Anbi che punta ad aumentare la raccolta di acqua piovana, oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, aiutando anche la regimazione delle piogge in eccesso nei momenti di maggiori precipitazioni come adesso”.
Marco Staffiero