Confiscati beni per 60 milioni a imprenditore romano, aveva immobili anche a Rieti
La Guardia di Finanza ha confiscato beni per un valore di 60 milioni di euro, riconducibili a un imprenditore romano, attivo nel settore delle costruzioni. Nel 2015 l’uomo era stato arrestato per associazione per delinquere, reati tributari, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato. Ha riportato anche condanne per truffa e occultamento delle scritture contabili. Il Gico del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Roma ha ricostruito il metodo utilizzato dall’imprenditore, per circa trent’anni, per procurarsi profitti illeciti, poi reimpiegati soprattutto nella realizzazione di importanti complessi immobiliari formalmente intestati a società estere. Le indagini economico-finanziarie hanno consentito di individuare il patrimonio dell’imprenditore, del tutto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. Si tratta, in particolare di circa 500 unità immobiliari costituiti da appartamenti, garage, fabbricati commerciali e terreni situati a Roma, Pomezia, Rieti, Olbia e Porto Cervo. Sono state inoltre confiscate decine di autovetture storiche nonché disponibilità finanziarie.