Cresce l’assunzione di psicofarmaci nel Reatino. E’ allarme tra i giovani

Cresce l’assunzione di psicofarmaci nel Reatino. E’ allarme tra i giovani

Dalla pandemia, alla guerra al continuo timore di rimanere senza un lavoro. Il sistema nervoso viene sollecitato da mille paure e tensioni, spingendo nuove e vecchie generazioni verso gli antidepressivi e ansiolitici. Un aumento costante, che coinvolge direttamente anche la tranquilla provincia di Rieti. I dati di Federfarma non lasciano dubbi: nel 2020 le confezioni di ansiolitici e antipsicotici vendute sono state 255 mila, nel 2021 312 mila, nel 2022 340 mila per arrivare ai primi 6 mesi del 2023 a 165 mila confezioni vendute. Per quanto riguarda gli antidepressivi le confezioni vendute nel 2020 sono state 21 mila, nel 2021 28 mila, nel 2022 31 mila, mentre nei primi mesi di quest’anno si registra una vendita di 12.500 confezioni. Una somma elevata di farmaci specifici, che amplifica l’argomento se si pensa che in tutta la provincia sono presenti 151.400 cittadini. “I dati parlano – ha commentato il presidente di Ferederfarma Rieti, Pierluigi Cortellini – senza dubbio di un crescente aumento di vendite di ansiolitici e antidepressivi. Fenomeno che cammina di pari passo con l’aumento di preoccupazioni e tensioni future, coinvolgendo anche le fasce giovanili della società”. Le parole del presidente Cortellini vengono confermate da uno studio di Espad condotto dall’Istituto Ifc-Cnr, dove in Italia è cresciuto il consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica nelle fasce di età più giovani, in particolare tra i ragazzi tra i 15 e 19 anni. Il fenomeno non riguarda solo il bel Paese. Una situazione resa ancora più grave dagli scarsi investimenti nell’assistenza psicologica, che potrebbe invece costituire una modalità di trattamento più sostenibile. Secondo l’Oms il 25% della popolazione europea soffre di ansia o depressione. “Negli ultimi anni – ha dichiarato la dottoressa Tjuana Foffo, referente del Network territoriale dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, per la provincia di Rieti – sono aumentati i disturbi legati all’ansia soprattutto nei confronti delle malattie. Da sottolineare anche come la guerra in Ucraina, accompagnata da una crescente paura di perdere il posto di lavoro, abbia aumentato la paura per il futuro. Dall’altra parte assistiamo ad una facilità nel somministrare di ansiolitici e antidepressivi, anche nei confronti di adolescenti, senza prima avere la possibilità di intervenire con altre soluzioni alternative. Ci sono dei casi in cui il farmaco ha la sua importanza, ma molte altre volte la psicoterapia può avere un valore importante nella cura del soggetto”.

Marco Staffiero