Denuncia e Daspo di un anno per Attilio Gregori per gli episodi del dopo Monterotondo-Fiamignano
Gli agenti della Digos della Questura di Rieti hanno denunciato in stato di libertà Attilio Gregori, l’allenatore della squadra di calcio del Monterotondo 1935 che milita in Prima categoria, per la violazione delle norme contenute nella Legge 401/89, emanata a tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive.
L’incontro di calcio, disputatosi a porte chiuse e con il divieto di trasferta imposto dal Prefetto di Rieti nei confronti dei tifosi di Monterotondo, in considerazione degli episodi di intemperanza commessi dagli stessi in occasione della partita di andata, si è svolto con la presenza di un consistente dispositivo di sicurezza delle Forze dell’Ordine, predisposto dal Questore di Rieti proprio per evitare disordini ed eventuali “vendette” tra i sostenitori delle opposte fazioni calcistiche.
Al termine dell’incontro, svoltosi in un clima particolarmente teso, soprattutto dal punto di vista sportivo, e che ha visto anche l’espulsione dal campo di gioco di numerosi calciatori di entrambe la squadre e che è terminato con un rocambolesco 1-1 finale, l’allenatore del Monterotondo, già squalificato dalla federazione calcistica e, quindi, non presente all’interno del campo di gioco, si è avvicinato all’ingresso dell’impianto sportivo, posto non distante dagli spogliatoi, proferendo frasi ingiuriose e minacciose nei confronti dei giocatori del Fiamignano Valle del Salto, nonostante il pronto intervento delle Forze dell’Ordine che hanno provveduto ad allontanare l’indisciplinato allenatore.
La condotta dell’allenatore ha provocato anche la reazione di alcuni familiari dei giocatori locali presenti all’esterno dell’impianto che non ha avuto conseguenze solo grazie al tempestivo intervento degli Agenti che hanno immediatamente allontanato tutti gli attori della lite verbale.
Tutti gli episodi violenti commessi dall’allenatore sono stati documentati dagli Agenti della Polizia di Stato anche con riprese video consentendo la sua denuncia in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria per i reati previsti dalla legge 401/1989.
Nell’ambito del procedimento penale instauratosi nei suoi confronti, l’eventuale responsabilità penale verrà accertata dal Giudice.