In provincia dodicimila reatini sono a rischio frane e alluvioni. Ecco le zone critiche
Le immagini dell’Emilia Romagna sommersa dalle acque di decine di fiumi esondati contemporaneamente, rimettono in all’allerta la struttura idrogeologica nel territorio. Il recente rapporto Ispra sul dissesto idrogeologico indica che nella provincia di Rieti le aree a pericolosità da frana, elevata e molto elevata, non sono un numero particolarmente alto e corrispondono al 2,5% mentre quelle a pericolosità idraulica elevata sono il 3,3% e quelle a pericolosità idraulica media il 3,5%. Sulla base dei dati dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale), sono 3.876 le persone residenti in aree potenzialmente a rischio per le frane nella provincia reatina e 8.312 quelle in potenziale pericolo per alluvioni. Secondo l’inventario dei fenomeni franosi IFFI, nel comune di Rieti le zone a rischio frana elevato e molto elevato sono identificate nella parte sud verso Sant’ Elia, Poggio Perugino e presso Castelfranco e la zona di Lisciano a nord mentre secondo la cartografia PAI, piani di assetto idrogeologico, quelle a rischio idraulico, cioè che coinvolgono maggiormente infrastrutture e persone, interessano per Rieti le aree di Città Giardino, Molino della Salce, borgo, zona annonaria e la parte sud del quartiere piazza Tevere mentre quelle a pericolosità idraulica, ossia che possono essere soggette ad alluvionamenti sono gran parte della piana reatina e tutte le aree limitrofe al corso dei fiumi Velino, Salto e Turano.
(Articolo completo sul Corriere di Rieti del 22 maggio)
Marco Staffiero