Nuovo contratto di lavoro per 200 dipendenti ma il Comune ancora non paga gli arretrati

Nuovo contratto di lavoro per 200 dipendenti ma il Comune ancora non paga gli arretrati

Entro la fine del mese verranno pagati gli arretrati a circa 200 dipendenti comunali. Il trattamento economico rientra nel nuovo contratto nazionale del lavoro Enti Locali, dopo l’approvazione anche del Ministero e la firma definitiva arrivata il 16 novembre 2022. Con tutte le risorse aggiuntive l’incremento mensile, sempre al lordo, può raggiungere i 117,53 euro, arrivando ad un importo medio degli arretrati pari a circa 1.727.63 euro pro capite.

“Il ritardo nei pagamenti degli arretrati – ha dichiarato l’assessore al personale, Oreste De Santis – è di natura tecnica. Abbiamo cambiato i sistemi informatici, potenziandoli e grazie a questo, entro la fine del mese saranno tutti saldati i circa 200 dipendenti del comune”. Facendo un rapido calcolo stiamo parlando di 345.400 euro per i lavoratori comunali. Dall’opposizione non mancanogli interrogativi. “Gli arretrati – hanno commentato i consiglieri Simone Petrangeli e Gabriele Bizzocca – sarebbero dovuti arrivare nelle buste paga di dipendenti comunali e di altri enti locali lo scorso mese di dicembre. Ad oggi il Comune non ha ancora pagato gli arretrati ai propri dipendenti giustificando il fatto che, causa il cambiamento della società (Insiel/Gpi), proprietaria del software che gestisce il programma delle retribuzioni, della contabilità e del bilancio (oltre che dei tributi, anagrafe, stato civile e protocollo) ad oggi è impossibilitata ad accedere alla banca dati della società uscente per effettuare i conteggi. È intollerabile che i lavoratori non abbiano ancora ricevuto le loro spettanze e le giustificazioni dell’Amministrazione appaiono risibili, se non una vera e propria presa in giro”.

Il 16 novembre l’Aran e i sindacati hanno sottoscritto il Ccnl per il triennio 2019-2021, relativo ai circa 430 mila dipendenti del Comparto delle Funzioni locali, che si caratterizza per numerose e rilevanti innovazioni, tra cui la revisione del sistema di classificazione del personale; la rivisitazione del sistema degli incarichi di posizione organizzativa e di elevata qualificazione, aumentandone la rilevanza; l’introduzione di un nuovo regime delle progressioni economiche orizzontali prevedendo “differenziali stipendiali” da intendersi come incrementi stabili del trattamento economico; l’introduzione di una soluzione classificatoria per il personale della Sezione educativa e scolastica, e di ulteriori specifiche per la sezione della Polizia locale, rivedendo il regime di alcune indennità; l’istituzione di una nuova Sezione per le professioni ordinistiche; la revisione del sistema delle relazioni sindacali nella prospettiva di un ampliamento del rilievo dei moduli partecipativi; la modifica di alcuni istituti del rapporto di lavoro, ricercando un equilibrato rapporto tra l’estensione dei diritti dei lavoratori e la salvaguardia delle esigenze organizzative e funzionali degli Enti.

Marco Staffiero