Raddoppio del Peschiera, Nome: “Serve valutazione d’impatto ambientale”

Raddoppio del Peschiera, Nome: “Serve valutazione d’impatto ambientale”

Il raddoppio dell’acquedotto del Peschiera sta sollevando molte perplessità. I Comuni interessati hanno ricevuto una pec informativa. La questione, però, è rimasta chiara solo per alcuni addetti ai lavori e per un manipolo di attivisti volontari. Per il resto, l’opera che avrà il maggiore impatto sul futuro del territorio rimane un enorme punto interrogativo. Nome Officina Politica è tornata sull’argomento chiarendo alcuni fondamentali passaggi. “Stiamo parlando del raddoppio dell’acquedotto del Peschiera, opera finanziata dal Pnrr e che consentirà di scavare una condotta idrica gemella di quella attuale, al fine di mettere in sicurezza l’approvvigionamento di acqua potabile della Capitale e di altri distretti del Lazio, senza però alcuna valutazione d’impatto ambientale sui prelievi. Eppure, conti alla mano, il principale effetto collaterale dell’opera sarà proprio un prelievo idrico superiore rispetto a quello attuale, e non di poco rilievo. Parliamo di volumi d’acqua compresi tra 1.300 e 4.000 litri al secondo in più”. Non tutti i cittadini sono stati informati e Nome pone una domanda fondamentale: “Con quali conseguenze?” Curiosamente, le valutazioni tecniche in merito all’opera acquedottistica sembrano concentrarsi solo su aspetti, per così dire, costruttivi” (edilizi, acustici) e quasi per niente sul prezioso contenuto che dovrà scorrere all’interno della conduttura: l’acqua. Su cui invece esiste obbligo di verifica nel momento in cui si preveda di incrementare un prelievo idrico sotterraneo anche solo di 50 litri al secondo. “Nome, dopo aver raccolto tutte le informazioni del caso – e di cui ringraziamo gli attivisti delle associazioni PosTribù e Balia dal Collare – ha inviato interrogazione al Comune capoluogo Rieti per tramite del suo rappresentante Carlo Ubertini. Il Comune è intervenuto con una specifica richiesta rivolta ad Acea proprio per capire se, nel progetto del nuovo acquedotto, sia stata considerata pure la Via del prelievo idrico. Acea ha già liquidato la richiesta in una sola frase, sviando sulla concessione in essere, che però non consente alcun aumento di portata attraverso le opere esistenti”