Scuola chiusa, restano gli interrogativi. In arrivo commissione per sicurezza dei plessi
La vicenda della scuola di Poggio Fidoni in Commissione Controllo e Garanzia del Comune. Si cercano soluzioni immediate per la salvaguardia dei bambini, la problematica organizzativa dei genitori e le difficoltà commerciali per i negozi della zona, che si sono visti chiudere la struttura. L’assessore Chiarinelli ha “escluso la pericolosità del plesso ribadendo la volontà dell’Amministrazione di tenerlo in loco”. Il dirigente dei Lavori pubblici ha spiegato le ragioni tecniche alla luce delle quali il Comune ha ritenuto di non dover interdire all’uso con immediatezza la scuola, malgrado la difformità rivelata dall’accertamento tecnico svolto, tra il livello di sicurezza dei solai del plesso e il parametro imposto dalla norma. Al contempo il dirigente ha ricordato il provvedimento a mezzo del quale la preside, a dispetto del Comune ha ritenuto di dover trasferire alunni, docenti e personale altrove. Il trasferimento permetterà di svolgere ulteriori indagini sulla resilienza strutturale della scuola, le quali comunque non potranno essere eseguite con immediatezza. “Anche alla luce degli atti – ha commentato il consigliere Antonio Emili – e dei fatti, a fronte dell’accertata difformità tra il livello di sicurezza della scuola e quello preteso dalla norma, resta fermo il dilemma: o ricorre uno stato di pericolo reale e in tal caso la scuola doveva essere chiusa con immediatezza non appena il Comune è venuto a conoscenza di quell’accertamento; oppure, se la chiusura del plesso è funzionale solo alle maggiori indagini, allora l’edificio può ed anzi deve essere riaperto, almeno sino a che l’Amministrazione non darà corso a ulteriore opera di accertamento. Certo è che il Comune dovrà provvedere con un’apposita ordinanza, poiché ad oggi in assenza di un qualunque atto del sindaco genera il paradosso in virtù del quale gli studenti e le famiglie non possono usufruire di quella struttura che in mancanza di un provvedimento di chiusura potrebbe essere concessa a chicchessia per svolgervi una festa o qualunque altra attività degna di nota”. Dall’opposizione, il consigliere Carlo Ubertini oltre ad elogiare l’operato dell’Inegnere Di Mario, ha sottolineato serie perplessità per l’operato del primo cittadino. “Il 28 febbraio Di Mario ha inviato una nota alla dirigente scolastica e al Comune per sollecitare un’ordinanza di sgombero – ha commentato – ordinanza che non è stata mai fatta. Invito gli assessori competenti a sollecitare la convocazione di una commissione ordinaria per affrontare il tema delle criticità nelle strutture scolastiche”.
M.S.