Scuola chiusa, un duro colpo per la frazione di Poggio Fidoni
Una scuola sicura ma non troppo. Comunque a sufficienza per consentire che restasse aperta per oltre 2 mesi, prima che i 60 bambini venissero trasferiti alla Pascoli. Continua a tenere banco la vicenda della scuola “Di Marzio” di Poggio Fidoni dove due giorni il sindaco, Daniele Sinibaldi, l’assessore alle Frazioni, Fabio Nobili, ai Servizi sociali, Giovanna Palomba, e la dirigente scolastica Anna Maria Renzi hanno incontrato i genitori dei bambini. E quella di fare in modo che l’istituto riapra il prima possibile così da consentire loro di tornare sui banchi anche se i tempi necessari per le verifiche sono tutti da scrivere. La preoccupazione emersa dalle famiglie, al di là di quella legata all’aspetto della sicurezza, è relativa proprio alla salvaguardia dell’identità di questa frazione. Si teme, è stato detto, che la chiusura protratta per troppo tempo possa in qualche modo “snaturare” la frazione consigliando a molte famiglie di iscrivere i figli in altre scuole. Per non parlare dell’aspetto economico della vicenda dal momento che alla “Di Marzio” è legato un indotto costituito dalle attività commerciali che beneficiano della presenza di tanti bambini e delle loro famiglie. Insomma, gli aspetti sono molteplici, ma quello che più conta è che questi alunni possano frequentare le lezioni in assoluta sicurezza. In questi giorni non è mancata la voce dell’opposizione che insiste sui tanti lati discordanti di questa vicenda. (Servizio completo sull’edizione del 12 marzo del Corriere di Rieti)
Monica Puliti