Sisma, crollo palazzo D’Antoni di Amatrice, due condanne e tre assoluzioni

Sisma, crollo palazzo D’Antoni di Amatrice, due condanne e tre assoluzioni

Due condanne e tre assoluzioni: queste le sentenze di primo grado al Tribunale di Rieti del processo per il crollo del palazzo nobiliare D’Antoni di Amatrice sul corso Umberto al civico 83, sgretolatosi durante il sisma del 24 agosto 2016. Sotto le macerie morirono 7 persone tra le quali una ragazza di 14 anni. Condannati a 3 anni e 8 mesi Luigi Bucci, progettista e socio della società che ha effettuato i lavori, e a 4 anni Romeo Bucci, direttore dei lavori. Entrambi dovranno anche pagare ai familiari delle vittime le spese di giudizio e una provvisionale per il risarcimento dei danni. Assolti gli altri 3 imputati perché il fatto non sussiste e non costituisce reato: si tratta dei due funzionari del Genio civile di Rieti Maurizio Cuomo e Ivo Serpietri, e di Virna Chiaretti, responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Amatrice.

La Pm Luana Bennetti, aveva chiesto, lo scorso mese di aprile, circa 30 anni complessivi di carcere. Secondo la procura di Rieti a causare il crollo dello storico palazzo sarebbe stata la realizzazione di un ulteriore piano, sull’edificio dei primi del Novecento, originariamente di due piani, per ricavarne appartamenti, senza però osservare la normativa antisismica.