Turismo, la tassa di soggiorno frutta 100 mila euro al Comune di Rieti

Turismo, la tassa di soggiorno frutta 100 mila euro al Comune di Rieti

Centomila euro. A tanto ammonta la posta in bilancio legata alla tassa di soggiorno per l’anno 2023, ciò che l’amministrazione comunale presume di incassare dalle presenze turistiche in città. “La presunzione di gettito per l’anno in corso è di 100 mila euro – dice l’assessore al Bilancio, Andrea Sebastiani – e nasce dall’andamento degli anni passati quando nelle casse del Comune sono entrati tra gli 85 e i 90 mila euro per via dell’imposta di soggiorno”.

Un gettito riscosso dalle strutture ricettive del territorio per conto di Palazzo di Città cui gli alberghi riversano l’intera somma legata al pagamento di un euro per ogni persona che vi soggiorna; ciò a seguito della riduzione della tassa, uniformata dal primo gennaio del 2020, e la rottura con il passato quando erano in vigore diverse aliquote a seconda della grandezza delle strutture, la maggior parte delle quali più alte rispetto alla nuova tariffa; la riduzione, si ricorderà, fu il frutto del lavoro condotto in sinergia con Federalberghi e il contributo tecnico-organizzativo di Confcommercio, che aveva come finalità quella di rendere la città turisticamente appetibile.

Nel 2019, l’anno prima del Covid, gli incassi per Palazzo di Città relativi alla tassa di soggiorno erano stati di 75 mila euro ridotti a 20 mila nel 2020 quando si registrò un crollo del turismo, delle ore di pernottamento nelle strutture ricettive del territorio e perciò degli introiti da parte del Comune. La pandemia colpì duramente su ogni comparto, specie su quello del turismo praticamente azzerato dall’impossibilità di spostarsi e di viaggiare tanto che ad aprile la Giunta Cicchetti, su proposta dell’allora assessore al Turismo e alle Attività produttive, Daniele Sinibaldi, approvò la sospensione del versamento della tassa di soggiorno per il primo trimestre procrastinandola al luglio successivo.

“Il nostro obiettivo – aggiunge l’assessore Sebastiani – è quello di incrementare i flussi turistici anche attraverso l’imposta di soggiorno che ha una specifica destinazione, nel senso che gli incassi possono essere utilizzati solo per scopi determinati e in ambito turistico: penso all’abbellimento di una via a Rieti come a Terminillo oppure a interventi a sostegno delle strutture ricettive, all’implementazione dei servizi pubblici, tutte cose legate soprattutto alla pulizia e al decoro della nostra città”. Un gettito maggiore nelle casse del Comune sarà il segno di una crescita turistica che Rieti e il suo territorio attendono impazientemente da tanto tempo.

Monica Puliti