Anarchici davanti alla Cassazione. La minaccia: “Se Cospito muore sarà l’inferno”

Anarchici davanti alla Cassazione. La minaccia: “Se Cospito muore sarà l’inferno”

Anarchici davanti alla Cassazione, la minaccia: “Se Cospito muore sarà l’inferno”. E’ in corso venerdì 24 settembre il presidio davanti al palazzaccio proprio mentre i giudici della Suprema Corte sono riuniti in camera di consiglio per decidere sul ricorso presentato dal legale di Cospito per chiedere la revoca del regime detentivo di 41 bis.

Anarchici, la minaccia

“È finito il tempo delle manifestazioni e dei cortei. Da oggi inizia il momento della lotta. Non lasceremo morire Alfredo senza tentare il tutto per tutto. Lui mette in gioco la sua vita e noi mettiamo in gioco la nostra. Se Alfredo muore sarà l’inferno per i ricchi in questo paese, sarà lotta”,  ha detto l’anarchico Lello Valitutti al megafono davanti alla Corte di Cassazione a Roma durante il presidio contro il 41 bis. Nel corso del comizio, secondo quanto riporta l’AdnKronos sono stati ricordati “i compagni delle Brigate Rosse che sono al 41 bis”.

ARRESTATO LADRO IN TRASFERTA

Il caso Cospito

Cospito, che era detenuto da oltre 10 anni al Bancali di Sassari per la gambizzazione dell’allora amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, in sciopero della fame dal 30 ottobre, è stato prima trasferito nel penitenziario di Opera a Milano per le precarie condizioni di salute, poi al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano. Esponente della Federazione anarchica informale, è anche accusato di strage per due ordigni esplosi nei pressi della scuola allievi carabinieri di Fossano nel cuneese nel 2006, che non provocarono feriti.

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