Ditta ripara strada poi getta materiali di scarto in cassonetti differenziata: 5 denunce

Ditta ripara strada poi getta materiali di scarto in cassonetti differenziata: 5 denunce

Roma, ditta ripara strada ma gli operai gettano gli scarti, detriti prodotti durante i lavori, nei cassonetti dei rifiuti. Sono cinque le persone denunciate per violazione delle norme in materia ambientale, al termine di un’indagine condotta dalla Polizia di Roma Capitale in seguito ad un servizio televisivo di una nota emittente nazionale.

La segnalazione

Nel servizio, andato in onda nel mese di dicembre del 2022, si vede chiaramente come uno degli operai di una ditta impegnata in una riparazione stradale in Via Odoardo Giove, in prossimità dell’intersezione stradale con Via Colmar, zona Torrevecchia, getti ripetutamente rifiuti prodotti nel corso dei lavori di demolizione e ripristino della pavimentazione stradale all’interno dei cassonetti della raccolta differenziata. Materiali in alcuni casi provenienti anche da altri cantieri o da precedenti interventi.

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Le indagini

Anche a seguito di segnalazione da parte dell’Assessorato ai Lavori Pubblici e Infrastrutture di Roma Capitale sono state avviate le indagini per risalire agli autori dello sversamento illegale di rifiuti: gli agenti della Spe (Sicurezza pubblica e Emergenziale) della Polizia di Roma Capitale hanno individuato così i tre operai ed i titolari di due ditte che in sub appalto avevano avuto l’incarico di eseguire i lavori di manutenzione stradale.

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Le violazioni contestate

Alle cinque persone coinvolte, di età compresa tra i 49 ed i 56 anni, sono state contestate violazioni di carattere penale e amministrativo per le diverse responsabilità riscontrate, dal gettito dei rifiuti nei cassonetti, all’omesso controllo fino alla mancata tracciabilità dei rifiuti trasportati sul mezzo utilizzato per svolgere l’intervento di riparazione. Circostanza favorita dall’ omessa compilazione della documentazione ambientale prescritta dal D.Lvo 152/2006, Testo Unico per la Tutela Ambientale. Nei confronti dei responsabili e delle aziende sono state elevate sanzioni per un totale di 50.000 euro. Così in un comunicato la Polizia di
Roma Capitale.

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