Gianni Letta: “Maurizio Costanzo è la televisione”. Afflusso continuo in Campidoglio

Andrea Niccolini
25/02/2023

Gianni Letta: “Maurizio Costanzo è la televisione”. Afflusso continuo in Campidoglio

Anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, stamattina ha portato il suo ultimo saluto a Maurizio Costanzo nella camera ardente allestita in  campidoglio, mentre proseguiva il continuo afflusso di romani e non, tra i quali tantissimi attori, uomini e donne di cultura, spettacoloo, giornalismo, politica.

Lunga fila fin dal primo mattino per l’ultimo saluto a Maurizio Costanzo

“Ci lascia l’eredità di un grande giornalismo – ha detto Meloni-. Un giornalismo capace di dialogare con tutti, di capire la dimensione umana delle cose. Lui aveva sicuramente le sue idee e questo non gli impediva di cercare di capire tutti, gli interessava molto il carattere umano delle persone. Non ce ne sono tantissimi di giornalisti che sappiano fare quello che ha fatto Maurizio Costanzo”.  “Era un grande scopritore di talenti – ha raccontato – io sono legata a lui da ricordi antichi. Potrei dire che anche io sono stata scoperta da lui, le mie primissime partecipazioni tv sono state al Maurizio
Costanzo show. Ogni volta che mi intervistava di recente mi faceva rivedere quei video e gli dicevo di non farlo. Avevo 17 anni. È stata quindi una persona che ha attraversato la nostra storia nazionale, che sapeva raccontarla, che aveva un suo chiaro punto di vista sulle vicende. Perdiamo un grande giornalista”.

Addio a Maurizio Costanzo, ha reinventato la tv. La carriera

Gianni Letta: “Lui è la televisione”

“Poche volte ho visto un tributo che fosse un plebiscito. È come se giovani e vecchi di questo Paese si fossero inchinati tutti di fronte a Maurizio Costanzo. Ho di lui un ricordo bello, positivo ha raccolto nella vita tutto ciò che di importante ha seminato. Ha capito il potere della tv, l’ha fatto proprio e lo ha ben gestito, con intelligenza e umanità come un sovrano illuminato. Maurizio
Costanzo è la televisione”. Così Gianni Letta ha ricordato Maurizio Costanzo, all’uscita della camera ardente. Letta è giunto accompagnato dal figlio Giampaolo, ad di Medusa. Nel frattempo prosegue il pellegrinaggio di gente comune e personaggi dello spettacolo. Entrando da un ingresso laterale, è giunto nella Sala della Protomoteca anche il conduttore di Rai1 Alberto Matano.

Il ricordo di Vincenzo Salemme

“Dava una grande sicurezza. Le prime volte che sono andato al Costanzo Show ero molto emozionato, non sono proprio un personaggio televisivo, non ero pronto, ma lui mi dava tranquillità”. Così Vincenzo Salemme, alla camera ardente di Maurizio Costanzo. “Il Parioli è stato per tanti non un punto di arrivo ma un punto di partenza – ha aggiunto -. Se ne va un pezzo di storia d’Italia. Quasi tutti gli artisti italiani devono qualcosa a Maurizio Costanzo, gli dobbiamo molto anche come spettatori. Se lo dovessi sentire al telefono oggi lo saluterei con grande affetto”.

Rossella Brescia: “Punto di riferimento”

“È stato un punto di riferimento per me, mi ha insegnato tanto. Aiutava e ascoltava tutti, ci faceva ammazzare dalle risate”. È il ricordo di Rossella Brescia. “A Buona Domenica eravamo una famiglia: abbiamo anche ballato insieme il cha cha cha, era il suo ballo preferito ed era bravissimo”, ha ricordato.

Marco Bellocchio: “Grande coraggio”

“Non ci frequentavamo molto ma avevo una grande stima di lui”. Così il regista Marco Bellocchio alla camera ardente. “E’ stato un grande giornalista – ha aggiunto -, ha fatto delle grandissime interviste con Falcone, con i politici. Ricordo due puntate su Carmelo Bene straordinarie. È stato anche un uomo di grande coraggio, molto apprezzabile”. Bellocchio è arrivato accompagnato dalla moglie Francesca Calvelli, montatrice che ha lavorato spesso sui film e le serie di Saverio Costanzo.