Giorgia presenta il nuovo disco “Blu 1”: “Ho anche pensato all’addio”

Giorgia presenta il nuovo disco “Blu 1”: “Ho anche pensato all’addio”

 È una Giorgia nuova quella che si presenta nel nuovo album “Blu1”, prodotto da Big Fish. Nove canzoni nate negli ultimi tre anni e frutto di una “ricostruzione” dell’identità artistica della cantautrice romana che non nasconde di aver pensato di mollare tutto dopo la pandemia. “Ad un certo punto ho pensato che forse quello che dovevo dire l’avevo detto. Mi sentivo svuotata”, confessa.

“Guardo gli occhi della gente e non mi ritrovo più”, primo verso di “Se”, brano con testo e musica interamente scritti da lei rendono bene l’atmosfera in cui il disco prendeva le mosse. E forse anche per questo, come reazione allo smarrimento e all’isolamento della pandemia, Giorgia ha voluto collaborare con tanti colleghi, anche molto diversi tra loro.

Tra gli autori dei brani ci sono Elisa, Francesca Michielin, Mahmood, Dardust, Jake La Furia, Ghemon, Sissi, Jacopo Ettorre, Alberto Bianco e Francesco Roccati. “La distanza forse ci ha avvicinato. C’è stata più voglia di lavorare insieme, dopo tanto isolamento. Ho messo in discussione anche quello che era il mio stile, alla ricerca di un sound che tenesse conto del mio passato ma si facesse più contemporaneo”.

Così nell’album c’è tanto r’n’b (con “Meccaniche celesti”, che è un po’ il brano manifesto della “nuova Giorgia”, un ponte tra il passato e il presente dell’artista, con un titolo che è un pò una dedica a Franco Battiato) ma anche innesti di reggae (con “Sì o no”, dove oltre a Big Fish collabora Paolo Baldini, uno dei capi storici del reggae italiano) e un omaggio al padre dell’hip hop italiano Joe Cassano nato con la partecipazione di Gemitaiz (in “Ogni chance che hai”). E ancora, le collaborazioni nella scrittura con Mahmood (in “Normale”, che è stato l’apripista di questo album, scritto anche con Dardust), con Elisa (in “Senza confine”), con Ghemon e Francesca Michielin (in “Tornerai”, che Giorgia ha arricchito di alcune strofe scritte da lei), con la giovane cantautrice Sissi e Iacopo Sinigaglia (in “Atacama”).

Un discorso a parte merita “Parole dette male”, il brano con cui Giorgia è tornata in gara a Sanremo dopo 22 anni, firmato da Alberto Bianco e Francesco Roccati (Liede). “Ad Amadeus in realtà ho fatto sentire l’intero l’album e lui mi ha proposto “Parole dette male”. Io mi sono trovata d’accordo. Molti mi hanno chiesto perché non avessi scelto un pezzo più ‘ruffiano’ e più sanremese, che mettesse più in risalto la mia estensione. Ma non c’era un palco migliore di quello del teatro Ariston per comunicare un cambiamento stilistico e volevo che il brano di Sanremo fosse coerente con il nuovo disco”. E poi nella serata dei duetti, con Elisa, “c’è stato modo anche di portare l’estensione”, sorride.

“Come mi ha convinto Amadeus? Con l’insistenza”, ride. Certo, anche l’assenza di superospiti coetanei, “ha avuto il suo peso”, ammette. “La gara? È stato anche un modo per uscire dalla cristallizzazione. La consiglierei ai tutti i miei colleghi che sono già ad un livello di carriera avanzato: ti dà una carica notevole. Tanto la gara più grande è sempre quella che si fa con se stessi”, sottolinea.

Poi racconta di aver sentito prima e dopo il festival Pippo Baudo che rivendica da decenni con grande orgoglio di averla scoperta lui. “L’ho sentito, mi ha fatto i complimenti e mi ha ringraziato per averlo ricordato. Con lui ho un rapporto forte. Una volta abbiamo anche discusso, perché io non volli fare Sanremo. Poi però ci siamo sempre ritrovati”, racconta.

Inevitabile, in queste ore, anche il riaffiorare dei ricordi legati a Maurizio Costanzo: “Fu il primo a ospitarmi in tv, al Costanzo Show, dopo il mio primo Sanremo con ‘E poi’, quando ancora ero conosciuta bene solo nel circuito romano. Mi chiamò per farmi esibire con un sassofonista, Steve Grossman. Concepì anche la dimensione artistica. Lui ha sempre cercato nuovi talenti da lanciare. Mi incuteva lo stesso timore di Baudo, aveva un carisma pazzesco. Non lo vedevo da tanto anche se ci scambiavamo notizie e auguri attraverso Maria (De Filippi, ndr.)”, aggiunge Giorgia, il cui compagno Emanuel Lo è nello staff di “Amici”.

Se Maria ti chiamasse come giudice al serale? “Ma io ho una paura tremenda di giudicare, sarebbe complicato”, sorride. Intanto, dopo l’uscita del disco, Giorgia tornerà live (“il collaudo della voce post pandemia è andato bene, per fortuna”, scherza) sui palchi di tutta Italia con il nuovo tour Blu Live, che vivrà di due momenti differenti, tra la bellezza dei più prestigiosi teatri lirici (tra maggio e giugno, con l’esordio il 2 maggio al San Carlo di Napoli) e l’apertura dei grandi spazi dei palasport (in autunno, con partenza dal Mediolanum Forum di Milano il 7 novembre). “La scaletta sarà mix tra vecchio e nuovo ma con le canzoni tutte rivestite, con un sound aggiornato e più vicino anche al nuovo disco, in un alternanza tra elettronico e acustico”, anticipa.