Papa Francesco all’Angelus: “Crotone, prego per le vittime e i soccorritori”
Papa Francesco in occasione dell’Angelus questa mattina ha voluto innanzitutto chiamare i fedeli a pregare per le vittime, i feriti e i soccorritori della tragedia marittima di Crotone. “Stamattina ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese presso Crotone. Già sono stati recuperati 40 morti tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti” ha detto. “Rigrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle”, ha aggiunto il Pontefice.
Un pensiero alla Terra Santa
Nei pensieri di francesco anche il vicino Oriente. “Giungono ancora notizie dolorose dalla Terra Santa, tante persone uccise, anche bambini. Come fermare questa spirale di violenza? Rinnovo l’appello a far sì che il dialogo prevalga sull’odio e sulla vendetta”. Così dopo l’Angelus da piazza San Pietro. “Prego Dio per i palestinesi e per gli israeliani affinché trovino la strada della fraternità e della pace con l’aiuto della Comunità Internazionale” ha aggiunto il Papa.
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Preghiere per Ucraina, Siria e Turchia
“Non dimentichiamo il dolore del popolo siriano e turco per il terremoto” ha detto ancora Papa Francesco, e “non dimentichiamo la tragedia dell’Ucraina, da un anno in guerra. Ha espresso preoccupazione anche per la situazione in Burkina Faso “dove continuano gli attacchi terroristici. Invito a pregare per la popolazione di quel caro Paese affinché le violenze subite non facciano perdere la fiducia nel cammino della democrazia, della giustizia e della pace”.
“Mai negoziare col diavolo”
“Con il diavolo non si discute! Non si negozia! Non si dialoga!”, “è più forte di noi”. Così Papa Francesco aveva parlato prima della recita dell’Angelus. Commentando il Vangelo odierno riguardo a Gesù nel deserto tentato dal diavolo, il Pontefice aveva rimarcato i tre “veleni”, le tre tentazioni del diavolo che “divide sempre”: attaccamento alle cose, sfiducia e sete di potere. Il diavolo “non lo si sconfigge trattando con lui, ma opponendogli con fede la Parola divina”, ha sottolineato. “In questo modo Gesù ci insegna a difendere l’unità con Dio e tra di noi dagli attacchi del divisore. E noi abbiamo bisogno di unità!”. Francesco ha quindi concluso invitando, di fronte a un vizio o a una tentazione, cercare un aiuto concreto, un versetto nella Bibbia che corrisponda a quel vizio e recitarlo più volte, confidando nella grazia di Cristo. “Proviamo, ci aiuterà nelle tentazioni perchè, tra le voci che si agitano dentro di noi, risuonerà quella benefica della Parola di Dio”.
Infine un saluto speciale a quanti sono arrivati a San Pietro in occasione della Giornata delle Malattie Rare, che sarà dopodomani: “Rinnovo il mio incoraggiamento alle Associazioni dei malati e dei familiari; non manchi, specialmente ai bambini, la nostra vicinanza per far sentire loro l’amore e la tenerezza di Dio”.