Uccide pecora a bastonate, 60enne denunciato dagli animalisti

Uccide pecora a bastonate, 60enne denunciato dagli animalisti

L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente ha denunciato questa mattina un sessantenne che ieri ha ucciso a bastonate una
pecora, i cui belati strazianti avevano richiamato l’attenzione di alcuni vicini. L’uomo, che abita in una casa nella zona di Monte Mario a Roma, ha caricato il cadavere della pecora su una carrriola e si è inoltrato nel parco dell’Insugherata come se nulla fosse.

Gli animalisti dell’Aidaa in una nota scrivono: “Da quanto riportato dai vicini e dai testimoni della vicenda non è la prima volta che questa persona uccide a bastonate gli animali”. “Questa vicenda – proseguono gli animmalisti – non può e non deve finire con una semplice denuncia, una persona che ammazza in maniera criminale un animale è pericolosa anche i per i suoi simili e chiederemo anche inteventi e controlli da parte dei servizi sociali e degli psichiatri prima che una vicenda cosi terribile possa reiterarsi”.

“Il Comune si costituisca parte civile”

“Ho letto con sgomento e preoccupazione l’episodio accaduto ieri dove una persona ha ucciso a bastonate una pecora, le strazianti urla dell’animale si sentivano a distanza e hanno richiamato l’attenzione dei vicini. È vergognoso che nel 2023 si assista ancora a tali atti di una violenza inaudita nei confronti di poveri animali indifesi. – dichiara il consigliere della Lista Civica Gualtieri Sindaco Rocco Ferraro – Chiederò immediatamente che Roma Capitale si costituisca parte civile nel processo che, mi auguro, si svolgerà al più presto, monitoreremo con attenzione la vicenda perché non può passare sotto traccia”.

“Raccapricciante”

“Apprendo da fonti stampa dell’uccisione di una pecora con modalità raccapriccianti di cui sarebbe responsabile un uomo residente in via Sirio Corti a Monte Mario – scrive osì Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale -, un episodio su cui deve essere fatta piena luce anche perché l’uomo sembra non essere nuovo a gravi maltrattamenti nei confronti di animali in suo possesso, per di più illegale quando si tratti di animali da allevamento che non possono essere detenuti senza regolare registrazione. Considerato, inoltre, che, secondo quanto riportato dai media, i vicini di casa dell’uomo avevano già denunciato episodi di maltrattamenti e perfino analoghe uccisioni, auspico che, una volta accertata la responsabilità dei fatti, vengano applicate severe misure nei confronti dell’autore di simili crudeltà”.