Basket A2, Meo Sacchetti torna a Rieti e ricorda le sfide del PalaSojourner

Basket A2, Meo Sacchetti torna a Rieti e ricorda le sfide del PalaSojourner

Mercoledì 4 gennaio la Npc ospiterà al PalaSojourner la squadra che comanda il girone Verde di A2: Cantù. Sarà l’occasione non soltanto per riesumare ricordi indelebili dei confronti tra i due campanili le cui squadre, sul finire degli anni 70 ed i primissimi anni 80 diedero luogo a sfide epiche, ma anche per rivedere Romeo “Meo” Sacchetti. “Sono stato nella vostra bella cittadina più volte durante la mia carriera di giocatore – ricorda Sacchetti –. Forse già nella mia prima esperienza con l’Asti di Lajos Toth e, poi, di certo con l’Auxilium Torino. Il vostro palazzo era una bolgia, stipato all’inverosimile con un pubblico caloroso e partecipe; poi, una squadra straordinaria con Willie Sojourner, Clift Meely, Brunamonti, Zampolini e, ancora, Sanesi e Luca Blasetti”. Meo Sacchetti ha vestito la maglia della nazionale, tra il 1976 ed il 1985, partecipando alle Olimpiadi. “Eravamo a Los Angeles con l’Italbasket del coach Sandro Gamba. Nel villaggio olimpico conoscemmo bene Edwin Moses, lo straordinario ostacolista. Parlammo anche dei suoi viaggi in Italia e della sua ripetuta presenza al Meeting di atletica, a Rieti dove anche noi eravamo stati alloggiando all’hotel Miramonti. Ebbene, quando Moses sentì questo nome ci disse con entusiasmo che lui, durante i suoi giorni di permanenza a Rieti, era proprio al Miramonti dove consumava un piatto tipico del quale ora non ricordo più il nome e che adorava”. Forse i “maltagliati” o “fregnacce alla sabinese”? “Si – chiosa Sacchetti – credo fosse proprio questo”. Romeo Sacchetti è stato un grande giocatore ed è un ottimo allenatore. E’ stato inserito il 2016 nella “hall of fame” del basket nazionale. “Come allenatore ho vinto lo scudetto a Sassari nel 2014/2015, ma anche la Coppa Italia e la Super Coppa in una stagione memorabile. Ho guidato la nazionale italiana dal 2017 fino a pochissimi mesi or sono. Ora alleno Cantù e ne sono felice. Conosco ed apprezzo la serie A2, un campionato difficile, importante, con tanti ottimi giocatori e squadre combattive e competitive”. Mercoledì i primi della classe del Cantù saranno al PalaSojourner, per un match il cui esito sembra (quasi) scontato. Però Meo Sacchetti non si fida della Npc. “Dopo aver conquistato l’accesso alle final four della Coppa Italia i cronisti mi hanno fatto domande sul seguito della competizione. Io ho risposto loro che in questo momento mi concentro soltanto su Rieti e sulla Npc. A Cantù hanno perso, però privi di un Usa eppure ci hanno dato filo da torcere, sono una squadra coriacea e combattiva che non va sottovalutata poiché l’esperienza insegna che il rischio di fare brutte figure in questo sport è sempre dietro l’angolo”.

Valerio Pasquetti