Pietro per sempre: un museo dedicato a Mennea allo stadio dei Marmi

Pietro per sempre: un museo dedicato a Mennea allo stadio dei Marmi

Dieci anni lunghi anni senza Pietro Mennea. Il nome scolpito nel marmo, impresso nel cuore di tutti, il mito dello sport italiano celebrato a Roma, nello stadio dei Marmi che porta il suo nome e che dalla primavera del 2024 accoglierà il museo dedicato alle imprese della Freccia del Sud.

È l’annuncio arrivato oggi nel corso della cerimonia “Pietro Mennea, l’Uomo e il Campione” a dieci anni esatti dalla scomparsa dell’olimpionico di Mosca. “Non dovrà essere celebrativo ma formativo”, le parole della moglie di Pietro, Manuela Olivieri Mennea, che mostra già i primi cimeli da custodire nel museo, due delle medaglie d’oro più preziose, quella degli Europei di Roma 1974 e quella delle Olimpiadi del 1980, il culmine della sua carriera.

 

“Era un sogno di Pietro, aveva scritto personalmente il progetto. Poi è andata così, lui purtroppo non c’è più, ma io mi sono sentita in dovere di portare avanti questa sua volontà. Sport e Salute ha proposto questo stadio per il museo: sarà rivolto ai giovani, per renderli valorosi come Pietro”.

Stefano Mei commosso

Nella cerimonia andata in scena ai Marmi, commosso il presidente della Fidal Stefano Mei: “Non riesco a pensare all’atletica senza Pietro. Ho pianto alla tv vedendo le sue grandi imprese e poi, arrivato in Nazionale, mi sono avvicinato a lui con moltissimo rispetto. Non è stato soltanto un grandissimo atleta. Ha saputo reinventarsi, ha preso altre strade e si è sempre distinto. Ci avrebbe dato ancora tanto”.

Il ministro Abodi

Emozionato anche il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi: “Dieci anni fa è stata una giornata dolorosa, oggi preferisco dire che è il primo giorno di primavera: ha raggiunto traguardi civili e sportivi per il suo coraggio”. Secondo il presidente del Coni Giovanni Malagò il 19.72 di Città del Messico, per diciassette anni primato mondiale e tutt’ora record europeo, “è la più grande impresa sportiva italiana di tutti i tempi: per longevità, per universalità dell’atletica e della sua corsa. Nel lessico di ognuno di noi, c’è un modo di parlare che andrebbe sdoganato, quel ‘Ma, che sei Mennea?’”.

Per il presidente e ad di Sport e Salute Vito Cozzoli “Mennea è entrato a casa Cozzoli prima che diventasse un campione, mia madre mi racconta di essere stata la sua professoressa di inglese. È stato il campione del popolo, ha segnato un’epoca”. A legare il ricordo di Pietro con gli Europei di Roma 2024 (“sarà l’evento di tutta la città”) è l’assessore allo sport di Roma Capitale Alessandro Onorato.

A ricordarlo anche due figure di spessore come Giuliano Amato (“Lo sport è il primo esempio della capacità italiana di usare il proprio talento”) e Franco Carraro (“Prese la sua prima laurea quando era ancora atleta”). Valori, forza di volontà, perseveranza, impegno per gli altri. In una parola sola: Mennea. Per sempre Pietro.