Trofeo Don Bosco, duemila ragazzi di corsa nel ricordo di Andrea Milardi

Trofeo Don Bosco, duemila ragazzi di corsa nel ricordo di Andrea Milardi

Il 24 marzo 2016, all’età di 70 anni, ci lasciava il fondatore e l’anima dell’Atletica Studentesca Rieti. Sono sette anni senza Andrea Milardi. E proprio oggi, più di 2000 studenti delle scuole reatine e della provincia, si sono ritrovati al Trofeo Don Bosco allo Stadio Guidobaldi per una delle manifestazioni più amate da Andrea Milardi. E proprio a lui è stata dedicata questa giornata in un campo scuola pieno di bambini e ragazzi che hanno accolto il suo nome con un applauso che ha fatto risuonare tutte le tribune.

Andrea Milardi è stato dirigente di primo piano nella scena nazionale dell’atletica leggera.Consigliere federale dal 2009 al 2012 dopo essere stato presidente del Comitato Regionale FIDAL Lazio per tre mandati consecutivi (1992-2004), ha rivestito nel CONI la carica di vicepresidente del Comitato Regionale Lazio e successivamente di delegato provinciale. Tecnico specialista di mezzofondo, insegnante di educazione fisica, è stato coordinatore della materia nella Provincia di Rieti fino al 2011, riuscendo a coinvolgere nell’attività sportiva scolastica tutte le scuole del territorio. Nel 1975, al momento dell’uscita di scena dell’Alco, insieme all’allora coordinatore Raul Guidobaldi, decise di fondare l’Atletica Studentesca Reatina con l’intento di valorizzare il lavoro degli insegnanti di educazione fisica, oltre che nei campionati studenteschi, anche nell’attività federale. Poi è diventato il direttore tecnico della società che nel 2015 ha festeggiato i 40 anni di attività e che poco prima della sua scomparsa aveva messo in bacheca il sesto scudetto indoor consecutivo con la squadra maschile.

Nessun retino dimenticherà l’ultimo saluto ad Andrea Milardi, cui la giunta Petrangeli ha dedicato il ponte lungo la Giorlandina, in una giornata di sole allo Stadio “Raul Guidobaldi” con una gigantografia di Andrea sorridente, con quel sorriso che lo ha sempre accompagnato. “Oggi siamo arrivati alla 23ª edizione del Don Bosco – dice il figlio Alberto, che ha seguito le orme di papà Andrea – una manifestazione che iniziò come gara parrocchiale e poi con il tempo è cresciuta anche nei numeri fino a raggiungere i 2000 partecipanti e per questo, ormai da qualche anno è stata trasferita al Guidobaldi. In questo 2023 cade proprio nel giorno della scomparsa di papà ed è un tributo perché forse era una delle manifestazioni alle quali si teneva di più. Sarà una bella festa dove vivere  le emozioni in un giorno particolare”.

Paola Corradini