L’isola ecologica può attendere, accordo ancora lontano
Si legge “patto per la Sabina”, si scrive “tutti contro tutti”. La gazzarra politica che da tempo si trascina attorno alla vicenda legata all’isola ecologica di Stimigliano sembra essere la sintesi, per non dire la conclusione, di quell’ambizioso progetto mai realizzato che nella prima parte degli anni “Dieci” animava le aule politiche e amministrative della cintura tiberina della provincia di Rieti. Alla voce, appunto, di “Patto per la Sabina”, progetto pensato per mettere in rete tutte quelle amministrazioni che, da Poggio Mirteto a Magliano Sabina, si vedono progressivamente ridotte in competenze e risorse dai governi centrali. E mai realizzato. E prova ne è, per l’appunto, il mancato accordo per l’utilizzo dell’isola ecologica di Stimigliano, bloccato, almeno sul piano procedurale, sul tavolo di due dei sei Comuni che ne dovrebbero condividere l’utilizzo, ma che invece, di fatto, ne impediscono l’avvio. (servizio completo sull’edizione del Corriere di Rieti del 16 aprile)
Paolo Giomi